Sempio torna in caserma: il "problema" con le impronte digitali
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Delitto di Garlasco, Sempio torna in caserma: il “problema” con le impronte digitali

Alberto Stasi

Delitto di Garlasco, Andrea Sempio torna in caserma per un nuovo prelievo delle impronte digitali: cosa ha detto ai giornalisti.

Andrea Sempio, 37 anni, è tornato nella caserma dei carabinieri di Milano Porta Garibaldi per una nuova acquisizione delle impronte digitali. L’uomo, amico del fratello di Chiara Poggi, è indagato per concorso nell’omicidio della giovane, avvenuto a Garlasco nell’agosto del 2007.

La sua presenza in caserma, come riportato da Fanpage, sembra si sia resa necessaria per ripetere la procedura già effettuata il 4 marzo, ma non andata a buon fine a causa di un problema tecnico legato al metodo utilizzato, quello con il laser. Nelle scorse ore, intanto, si è parlato di una “clausola” sulla semilibertà di Alberto Stasi.

Carabinieri

Le parole dell’avvocato dei familiari di Chiara Poggi

L’attività del Nucleo investigativo di Milano prosegue con un nuovo filone investigativo, che ha portato alla recente iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati. In merito a ciò non sono mancate le critiche da parte del legale della famiglia di Chiara Poggi.

L’avvocato Gian Luigi Tizzoni, all’Ansa come riportato da Fanpage, ha detto: “Non c’è un centimetro di questa vicenda che non sia stato esplorato. Abbiamo già vissuto sette anni di processo. È tutto un déjà-vu“. Il legale ha poi sottolineato come questa nuova inchiesta sembri “più che altro aperta per scagionare Stasi e trovare un colpevole alternativo“. E ha aggiunto: “Siccome conosciamo gli atti processuali, tutto quello che sta accadendo ci lascia davvero perplessi. Anzi, non lo accettiamo, perché le sentenze finora pronunciate ce lo impongono. E poi questo modo di procedere al contrario, mettendo sulla graticola un ragazzo“.

Il ritorno di Andrea Sempio in caserma

Nella giornata di oggi, Andrea Sempio si è presentato spontaneamente, accompagnato dalla sua avvocata Angela Taccia, per sottoporsi al prelievo delle impronte con un’altra metodologia: quella tradizionale con l’inchiostro.

La precedente acquisizione, effettuata con tecnologia laser, non avrebbe infatti fornito risultati utilizzabili. “Sto imparando un sacco di metodi nuovi – ha detto sorridendo ai giornalisti – Mi sento bene. Quella di oggi era solo un’incombenza da sbrigare. Le indiscrezioni giornalistiche che escono quotidianamente? Ogni giorno esce qualcosa, siamo abituati a essere sballottati“.

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ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2025 13:17

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